mercoledì 6 novembre 2013

On-line la nuova versione del mio sito

Grazie all'ottimo lavoro del team di ADOK studio, è on-line la nuova versione del mio sito, ora compatibile anche con smartphone e altri dispositivi mobili:

ElenaSerughetti.com


Grazie anche a EditArea per l'hosting!

venerdì 26 ottobre 2012

Nuovi arrivi

La photo-gallery sta uscendo dal torpore estivo... Sfogliate le novità nel mio spazio su Flickr:



Relax @ Ascona

mercoledì 15 agosto 2012

Punti di (s)vista

Raccolta di alcune mie foto pubblicate su Flickr (modalità slideshow).

§§  CLICCA QUI  §§


venerdì 2 settembre 2011

La Val Maggia: da Moghegno a Someo

Ecco una passeggiata veramente facile e comoda, in territorio svizzero, per trascorrere una bella giornata tra fresche acque e boschi.
La Val Maggia è una delle vallate che si dipartono da Locarno, il percorso interessa il tratto inferiore del fiume Maggia, che all'imbocco della valle scava canyon emozionanti dopo essersi snodato a tratti impetuoso e a tratti placido fra le pareti a picco dei monti circostanti.

Valle Maggia
Il fiume Maggia

Il percorso può avere inizio da diversi punti: per una passeggiata tranquilla di un'oretta consiglio di partire da Lodano (poco oltre il paese di Maggia, dalla parte opposta del fiume), oppure da Moghegno allungando il percorso ma stando sempre su comoda strada asfaltata (pochissimo trafficata).

A Moghegno possiamo fermarci per fare un giro nel piccolo borgo, in cerca delle caratteristiche grà -edifici che fino al secondo dopoguerra servivano per l'affumicatura delle castagne- e delle due "torbe", sorta di granai più tipici dell'alta montagna che dei paesi della bassavalle, risalenti al 1460. Una delle due grà viene ancora caricata una volta l'anno dall'Associazione Artigiani di Vallemaggia. Altri punti degni di nota sono la fontana monolitica, scavata in un unico blocco di roccia quarzosa, le pitture murali, il forno e il lavatoio coperto con vasca monolitica.

Moghegno
Un angolo della parte vecchia di Moghegno

A Lodano il sentiero vero e proprio inizia oltre un ponticello, con indicazioni per Coglio-Giumaglio-Someo: il sentiero porta presto a costeggiare il fiume, che per un buon tratto farà compagnia ai nostri passi. In diversi punti ci si può fermare per un bagno rinfrescante nelle fredde acque del Maggia, per poi riprendere la passeggiata che in meno di un'ora ci porta verso due piccoli aggregati di baite davvero stupendi: si tratta di vecchi edifici per lo più ristrutturati immersi nella magia del bosco, dove è facile ammirare ramarri dai colori smeraldini e lucertole in sosta a ricaricarsi di sole.

Valle Maggia
Le fredde acque del Maggia invitano a un bagno estivo

Valle Maggia
Baite tra Lodano e Giumaglio

Lungo il sentiero da Moghegno a Someo si incontrano tre ponti sospesi: vale la pena attraversarli, anche solo per avere una panoramica diversa del fiume, che scorre parecchi metri sotto i nostri piedi.
Il primo è all'altezza di Moghegno, il secondo di Giumaglio; sono piuttosto simili, non troppo lunghi, con una passerella fatta da una solida rete metallica (ottima cosa per chi non soffre di vertigini e vuole godere un punto di vista davvero particolare).
Il ponte di Someo è il più lungo (340 metri) ma anche, paradossalmente, il più facile da traversare per chi dovesse avere qualche problema di "altezze": è diviso in vari spezzoni con due enormi piloni in mezzo al fiume e ha una passerella con la parte centrale chiusa, che lascia intravedere solo ai lati ciò che c'è sotto i nostri piedi.

Valle Maggia
Il ponte di Someo

Una volta giunti al ponte di Someo si può scegliere se fermarsi per un bagno e uno spuntino o se proseguire per un'altra oretta lungo il sentiero in direzione di Cevio, sempre sulla riva destra orografica (la sinistra provenendo da Moghegno-Lodano). Il sentiero si inoltra nel bosco, sempre comodo e pianeggiante, costeggiando alcuni tratti più "selvaggi" del fiume, per poi all'improvviso salire repentinamente verso la cascata del Soladino. Anche volendo evitare la salita e tornare indietro da questo punto, la passeggiata risulta comunque meritevole e la giornata ben spesa!

Valle Maggia
Il Maggia tra Someo e Cevio

Il percorso è adatto anche ai bambini, ma non a portatori di handicap fisici perché in diversi tratti il sentiero passa su "scalinate" di roccia, pur se di breve lunghezza. Senza soste il sentiero da Moghegno a Someo impegna poco più di 2 ore.

Grazie mille a DarkMistral per le foto!

Qualche utile link:
www.vallemaggia.ch
www.museovalmaggia.ch
www.cnvm.ch

mercoledì 20 luglio 2011

Nuovi arrivi nella photo-gallery

Ho finalmente risvegliato il mio spazio su Flickr dal lungo letargo in cui versava. Per chi volesse, le nuove foto sono visibili all'indirizzo:



Liquidambar

lunedì 18 luglio 2011

Guide in Cammino

Fai qualcosa di trasgressivo: cammina!

Camminare è un gesto antico quanto l'uomo e racchiude tutto un mondo di percezioni, riflessioni e relazioni umane.
Camminare oggi è scegliere consapevolmente uno stile di vita, riappropriarsi di spazi e tempi che non vogliamo ci siano sottratti dalla schizofrenia delirante del mondo moderno.


"Guide in Cammino" è un progetto della AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche.

"Camminare non è solo il nostro strumento di lavoro, ma anche la nostra passione": questo è lo slogan del progetto, che intende far conoscere la figura professionale della Guida Ambientale Escursionistica, nel suo ruolo di interprete del territorio e di portatore di un valore aggiunto per lo sviluppo locale; e lo farà percorrendo la Via Francigena italiana, dal Passo del Gran San Bernardo fino a Roma.

Chiunque può unirsi liberamente a Daniela Pesce e Luca Berchicci, le due Guide che compiranno l'intero percorso che partirà il primo settembre e si concluderà il 15 ottobre 2011.

Seguite il blog del progetto per saperne di più e consultare il calendario delle varie tappe: guideincammino.blogspot.com

giovedì 15 luglio 2010

La Val Rezzalo

In alta Valtellina, poco oltre Sondalo sulla via per Bormio, una strada sale fra i tornanti al paese di Fumero (1464 m slm).
Lasciata l'auto prima del minuscolo borgo (subito dopo una galleria), si può proseguire a piedi per un buon tratto sulla strada asfaltata, per poi imboccare una carrareccia che si inoltra nella Val Rezzalo.

Si tratta di una piccola, splendida valle che si insinua fra abetine, pascoli e zone umide tutt'attorno al torrente Rezzalasco.
Un idillio per i sensi e per la mente, un vero paradiso, un piccolo scrigno di bellezze naturalistiche... e di relax.


Orografia (fonte google maps, modificata)

Dopo l'imbocco della strada sterrata, a Fontanasca, parte un lungo percorso (13 Km) che in 5 ore porta al Rifugio Berni (2591 m slm), oltrepassando il Passo dell'Alpe e giungendo nella Valle del Gavia.
Il sentiero -che in questa occasione non abbiamo percorso interamente per mancanza di tempo- sfrutta una pista tracciata durante la Prima Guerra Mondiale a scopo difensivo.

La nostra passeggiata ha come méta La Baita, rifugio dove abbiamo prenotato dei golosi pizzoccheri e dove troviamo una deliziosa ospitalità.

Lo sguardo vola sul meraviglioso panorama dove i grigi delle rocce fanno da contrappunto al verde dei prati, e dove si alternano i gialli e i viola dei fiori, al bianco candore della neve che lambisce la piana del torrente, fino all'azzurro terso del cielo in cui il sole ruggisce a tutta forza.
L'aria è fresca, data anche la quota (1866 m).

La seicentesca chiesetta di San Bernardo (1851 m slm) occhieggia laggiù in mezzo alla zona umida, dove il nastro argenteo e tumultuoso del torrente Rezzalasco dipinge fresche sinuosità nel verdeggiare della piana.



La giornata è splendida, con un gran sole che ci fa dimenticare in un attimo le settimane ininterrotte di freddo e di pioggia che hanno contrassegnato la primavera (ed è il 24 giugno... sarebbe anche ora!).

La camminata è facile (anche se nella prima parte percorre diversi tornanti piuttosto ripidi), per un buon tratto immersa nel bosco di abeti rossi e quasi sempre con l'allegro scrosciare del torrente che corre vicino e accompagna i nostri passi sassosi.
Gruppi di baite col tetto di scisti punteggiano di scuro qui e là i prati verdissimi. Alcune risalgono all'800.

La durata... beh, più di due ore, ma sono i tempi dilatati dei naturalisti, dei botanici, che si fermano a ogni pie' sospinto per ammirare, scattare foto, fare osservazioni e commentare infarcendo i discorsi di gustosi aneddoti...

A breve disponibili foto sul mio spazio flickr.

Panorama da Fumero


Lingue di ghiaccio si insinuano fino al limitare dell'abetina


La chiesa dedicata a San Bernardo di Chiaravalle,
fondatore dell'Ordine dei Cistercensi



La cartina presente al rifugio La Baita (clicca per ingrandire)


La bellezza del luogo non tragga in inganno...
Questo bel verde è tutta zona umida, dove riuscire a camminare
senza far fare un bagno fuori programma agli scarponi è davvero un'impresa!




Scorci verso nord-est.

lunedì 23 novembre 2009

La Valsolda

La Valsolda e il Ceresio dalla mugheta sottostante il Torrione (1700 m. slm)

Vorrei inaugurare questo blog facendovi conoscere un angolo di Lombardia veramente incantevole: la Valsolda, in provincia di Como, splendida valle affacciata sul soleggiato Lago di Lugano (Ceresio) e contornata dai rudi picchi calcarei che spuntano chiari dal verdeggiare dei boschi sottostanti.

Vi propongo alcuni link interessanti per iniziare a conoscere questo piccolo "paradiso dell'escursionista", a breve inserirò alcuni itinerari e fotografie. Per ora godetevi questi siti:

. Comune di Valsolda
. Pro Loco Valsolda
. Comunità Montana Alpi Lepontine
. Riserva Naturale Integrale Valsolda